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Il contesto

L’ITT “Marie Curie” è ubicato nel quartiere di Ponticelli, periferia orientale di Napoli. Tale quartiere, nel corso degli anni ha subito notevoli cambiamenti e, oggi, si configura come cerniera storica e geografica tra varie realtà. Alla tradizionale attività agricola del territorio si è aggiunta, più che sostituita, una fervente attività finalizzata alle innovazioni tecnologiche ed imprenditoriali. Le infrastrutture – soprattutto stradali – hanno poi rafforzato i legami con i quartieri limitrofi (Barra e San Giovanni, Zona Industriale e Centro Direzionale) e con i Comuni dell’ Hinterland vesuviano, in modo da consentire l’ubicazione di strutture e servizi a loro volta decisivi per un’ulteriore trasformazione del tessuto sociale.

L’istituto nel corso della sua lunga tradizione, si è inserito coerentemente con le esigenze e le aspettative del territorio, garantendo agli studenti competenze subito spendibili nel mondo del lavoro e una formazione di base idonea al proseguimento di studi post diploma e di prosecuzione degli stessi nelle Università.

I settori industriali più rappresentativi sono quelli legati alla meccanica, all’elettronica, all’elettrico, all’agro-alimentare e alla lavorazione della carta e del legno.

Non esiste una realtà industriale dominante ma la struttura socio-economica è definita da un insieme di imprese inserite nel mercato nazionale ed internazionale, capaci spesso di una carica innovativa, con particolare riferimento all’ambito della ricerca scientifica e del terziario avanzato. Negli ultimi anni è cresciuta la scolarizzazione, particolarmente quella femminile in relazione al consistente inserimento delle donne nel mondo del lavoro. L’istituto, inoltre, è proattivo nel tessere relazioni con le risorse presenti sul territorio attraverso la realizzazione di reti, sia orizzontali con altre scuole (di primo e secondo ciclo), sia verticali con Enti locali e Università.

Molto proficui risultano essere i rapporti con le Associazioni culturali che rientrano ormai nel “sistema” dell’ Istituto. Il Curie con le sue attività argina e contrasta la dispersione scolastica, premessa ineludibile al fenomeno dei NEET e promuove una politica digitalizzazione finalizzata all’acquisizione delle competenze di cittadinanza digitale e a quelle trasversali di educazione civica, che coinvolgono non solo gli alunni, ma anche le famiglie, in un contesto territoriale complesso quale quello della periferia urbana nella quale la scuola insiste.

Occorre sottolineare che i bisogni del territorio con la pandemia sono cambiati, facilitando lo sviluppo delle character skills, che sono sorte contestualmente alla DAD e che oggi costituiscono elementi fondanti da cui la scuola deve partire. Queste competenze non cognitive, emerse nella società afflitta dalla pandemia devono costituire un balzo in avanti nella costruzione di una società etica e più sostenibile in conformità con gli obiettivi dell’agenda 2030.